Ottocento

Pittura storica, interni monumentali, paesaggi, scene di genere All’interno della collezione, che annovera i dipinti di importanti interpreti della pittura italiana del XIX secolo, come il celebre Ritratto di Giovanni Fattori nel suo studio di Giovanni Boldini e l’incantevole Lezione di canto di Federico Zandomeneghi, sono approfonditamente documentati i filoni dell’Ottocento lombardo e napoletano. Porta Tosa in Milano di Carlo Canella esemplifica la pittura storica di ispirazione risorgimentale, mentre l’immagine di Milano lungo tutto il secolo (in particolare il Duomo e i Navigli) e il Naturalismo della pittura di paesaggio e di genere sono rappresentati dalle opere di Angelo Inganni, Domenico e Gerolamo Induno, Filippo Carcano, Carlo e Giuseppe Canella, Carlo Bossoli, Luigi Premazzi, Arturo Ferrari, Emilio Gola. Una menzione speciale meritano due significativi lavori di Giovanni Segantini, La raccolta dei bozzoli e Il coro della chiesa di Sant’Antonio in Milano. Ricco ed esauriente è il repertorio delle famose scuole di paesaggio – di Posillipo e di Resina – nate in pieno Ottocento a Napoli, con dipinti di Anton Sminck Pitloo, Giacinto Gigante, Gabriele Smargiassi, Salvatore Fergola, Nicola Palizzi, Domenico Morelli, Lord Mancini, Vincenzo Migliaro. Altro grande protagonista della collezione è lo scultore Vincenzo Gemito, presente con un nucleo di disegni, terrecotte e bronzi di altissima qualità.