L’esposizione, a cura di Germano Celant e realizzata dalla Fondazione Cini in collaborazione con Intesa Sanpaolo nell’ambito di Progetto Cultura e l’Archivio Emilio Isgrò, si propone come un attraversamento e un’ampia ricognizione sul percorso creativo e estetico di Emilio Isgrò a partire dagli anni Sessanta a oggi. Una ricca esposizione che si dipana dalle prime cancellature di libri, datate 1964, e continua con le poesie visuali su tele emulsionate e le Storie rosse, per arrivare agli imponenti e articolati testi cancellati nei volumi storici de L’Enciclopedia Treccani (1970), fino a quelli etnici dei Codici ottomani (2010).

La mostra si avvale della presenza di lavori provenienti da importanti collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, tra cui quattro preziose opere dalla collezione Intesa Sanpaolo esposte alle Gallerie d’Italia di Milano.

Il viaggio sperimentale e linguistico di Isgrò, in maniera inedita e spettacolare, è inscritto in un’ambientazione architettonica inglobante e avvolgente: le sale dell’Ala Napoleonica della Fondazione, arricchite da pareti trasversali e diagonali, utilizzate per spezzare e modificare lo spazio quasi fossero linee su un foglio, funzionano infatti da supporti cartacei che veicoleranno un’enorme e nuova operazione di cancellatura, condotta ancora una volta su materiale letterario, così da far entrare il pubblico in un grande libro, modificato visualmente dall’artista.

Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo dedica da molti anni un’appassionata attenzione all’opera di uno dei maggiori interpreti del panorama artistico e culturale contemporaneo: Emilio Isgrò. Il dialogo prende avvio dalla presenza, nelle collezioni d’arte appartenenti al Gruppo, di un nucleo di lavori dell’autore, che – dalle prime acquisizioni negli anni Settanta fino alle recenti “cancellature” donate alla Banca – documentano significativi momenti del suo percorso creativo.

Data
dal 13.09.2019 al 24.11.2019
conclusa
Ora
dalle 11:00 alle 19:00 Chiuso il mercoledì
Prezzi

Ingresso gratuito

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