Le notti di via Bigli. Quarant’anni di confidenza con Raffaele Mattioli

Riccardo Baccheli, a cura di Marco Veglia

Bologna, Il Mulino, 2017

Il volume ripropone il celebrato saggio di Riccardo Bacchelli, uno tra i più noti scrittori italiani del Novecento, che ritrae il salotto del celebre ‘banchiere umanista’ Raffaele Mattioli: Le Notti di via Bigli, uscito nel 1970 in edizione privata per i 75 anni del banchiere e quindi indisponibile sul mercato; in aggiunta al testo principale sono ripubblicati altri scritti dello stesso autore su Raffaele Mattioli. Completano l’edizione i profili biografici e una galleria fotografica dei personaggi rievocati da Bacchelli.  

Nei «notturni convegni amichevoli» di Via Bigli, a Milano, in casa Mattioli, si riunivano, fra le due guerre personalità di grande rilievo; intellettuali, politici, scrittori, artisti, banchieri, filologi, professori, giornalisti. A raccontare quegli incontri, che si tennero tra l’uscita del suo «Il Diavolo al Pontelungo», nel 1927, e il bombardamento di Milano dell’agosto 1943, è lo scrittore Riccardo Bacchelli.  

«Le notti di Via Bigli» hanno così il pregio di restituire alla nostra attenzione una folla di personaggi da non dimenticare: tra loro Antonello Gerbi, Giovanni Malagodi e Giorgio Di Veroli, ingegnere, bibliofilo e cultore della poesia di Torquato Tasso; Angelandrea Zottoli, funzionario ministeriale e critico letterario; Ugo La Malfa e Adolfo Tino, avvocato, «antifascista attivo e cospirante», poi al vertice di Mediobanca; lo storico Federico Chabod; Nino Levi, Piero Sraffa; gli architetti Giuseppe de Finetti e Gigiotti Zanini; i letterati Francesco Flora, e Sergio Solmi.  

L’antifascismo di Via Bigli, su cui tanto ha insistito la letteratura, non era la premessa ideologica e la condizione di quegli incontri, ma la conseguenza della profonda e illuminata cultura dei protagonisti di quelle serate, dove economia, letteratura, finanza, pittura, politica, contribuivano a tessere una «fede operosa» nel bene comune.  

Un quadro culturale e civile, quello che emerge dai testi pubblicati nel volume, che onora la cultura italiana.