Thelma de Finetti a cura di Giovanni Cislaghi e Mara DeBenedetti, con prefazione di Francesca Pino

Milano, Hoepli, 2009

Il volume, sostenuto dall’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, vede come protagonista indiretto il noto architetto Giuseppe de Finetti, che lavorò per la Banca Commerciale Italiana guidata da Raffaele Mattioli (a lui si deve la ristrutturazione, nel 1935, delle sale della Direzione di piazza della Scala). L’architetto e il grande banchiere furono legati da un rapporto di sincera amicizia e stima professionale.
Il libro pubblica l’inedito diario di Thelma Hauss, cittadina americana e moglie di de Finetti, che visse in prima persona, accanto al marito, gli anni drammatici della seconda guerra mondiale e riuscì a trasferirli in pagine di grande freschezza anche per il lettore di oggi.
Thelma racconta la vita quotidiana di una donna di una famiglia alto borghese, cittadina di un paese divenuto nemico, che si mescola ai grandi eventi di quegli anni convulsi. Nel diario emergono le vicende dei bombardamenti di Milano, che colpiscono anche la casa di Via del Gesù 6-8, la vita da sfollati tra il lago di Garda e il Lago Maggiore, la partecipazione alla lotta antifascista con atti di eroismo quotidiano, l’aiuto a parenti e compagni di lotta detenuti nel carcere di San Vittore, il ruolo delle donne nella resistenza, fino all’esultanza della liberazione, in cui Thelma si presta come interprete volontaria per le truppe americane. Affiorano personaggi famosi, come Enrico Mattei, Sergio Solmi, Ferruccio Parri, fino ad Hans Deichmann, un antinazista tedesco che trova un sicuro appoggio nei de Finetti e collabora alle iniziative dei ‘Patrioti’.
Impreziosiscono il volume alcune fotografie storiche e il saggio di Giovanni Cislaghi sull’attività di de Finetti negli anni di guerra