Riaperta la Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato
In linea con i principi di Progetto Cultura, Intesa Sanpaolo, proprietaria del Palazzo degli Alberti a Prato, ha promosso e realizzato la riapertura al pubblico dell’omonima Galleria, dove è conservato un patrimonio culturale di grande valore identitario per la città, la collezione acquisita a suo tempo dalla Cariprato, oggi di proprietà di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A.
Tutti i fine settimana sarà possibile visitare gratuitamente la Galleria per ammirare i capolavori di Caravaggio, Giovanni Bellini, Filippo Lippi, Puccio di Simone, alcune opere del Cinque-Seicento di area fiorentina e le sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento.
Tale iniziativa è stata resa possibile grazie al dialogo costante e proficuo con Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A. e alla preziosa collaborazione e disponibilità del Comune di Prato e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e per le Province di Pistoia e Prato.
Informazioni
La Galleria è aperta al pubblico il sabato e la domenica dalle 10:30 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00).
L’ingresso è gratuito.
Si consiglia la prenotazione del biglietto:
– online
– al numero 800.167.619
– via email a galleriaprato@civita.art
Seconda edizione del corso di alta formazione in “Gestione dei patrimoni artistico-culturali e delle collezioni corporate”
Intesa Sanpaolo avvia la seconda edizione del Corso executive in “Gestione dei patrimoni artistico-culturali e delle collezioni corporate” orientato ad accrescere le competenze di professionisti per favorire la crescita delle competenze dei professionisti che operano nel settore.
Il Corso, unico in Italia, è realizzato da Intesa Sanpaolo con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cariplo, in collaborazione con Intesa Sanpaolo Formazione e Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura e ideato con il contributo scientifico della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
Sotto la regia organizzativa di Intesa Sanpaolo Formazione, il Corso è coordinato dal prof. Guido Guerzoni, docente dell’Università Bocconi di Milano. Le lezioni sono tenute da accademici di atenei italiani, manager della cultura e d’impresa, direttori e funzionari museali. L’approccio formativo è multidisciplinare, focalizzato allo sviluppo di conoscenze, capacità specifiche e competenze manageriali.
Il Corso, che si tiene in lingua italiana e ha una durata di 4 mesi, da marzo a luglio 2022, in questa seconda edizione dovrebbe auspicabilmente tenersi in presenza alle Gallerie d’Italia di Milano e Torino, presso la nuova sede museale in via di apertura.
L’iniziativa consolida il progetto Gallerie d’Italia Academy, un ulteriore impegno di Intesa Sanpaolo verso il mondo dell’arte e della cultura orientato alla formazione di professionisti specializzati in uno dei settori più attivi e caratterizzanti per il Paese.
Informazioni sul sito www.intesasanpaoloformazione.it
Cima da Conegliano “Ospite illustre” 2021 al grattacielo di Intesa Sanpaolo
L’“Ospite illustre” protagonista del tradizionale appuntamento proposto dal 22 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022, in un inedito allestimento dell’Auditorium del grattacielo di Intesa Sanpaolo a Torino, è un artista tra i maggiori esponenti della scuola veneta tra XV e XVI secolo: Cima da Conegliano.
Le opere in mostra rappresentano la Madonna con il Bambino e sono due capolavori del raffinato pittore realizzati intorno all’anno 1500: in entrambi i casi l’autore è riuscito a stabilire un equilibrio quasi miracoloso tra le figure sacre e il paesaggio.
La confortante immagine della Vergine che stringe il Bambino diventa elemento guida della scenografia centrale. Nella penombra della sala, in uno spazio intimo, è evocato l’abbraccio di una madre, antico gesto che accoglie il visitatore.
I due dipinti provengono dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e dal Petit Palais di Parigi, a conferma dell’ampiezza e della solidità delle relazioni che Intesa Sanpaolo ha costruito negli anni lavorando ai propri progetti culturali insieme alle principali realtà del Paese e internazionali.
In un programma coerente che rende omaggio ai pittori veneti del Rinascimento, l’esposizione di Cima da Conegliano si collega al precedente “Ospite illustre”, Giovanni Bellini con la sua Madonna di Alzano dall’Accademia Carrara di Bergamo, che è stata esposta al grattacielo di Torino tra il 2019 e il 2020.
Fino ad oggi le Gallerie d’Italia e il grattacielo di Intesa Sanpaolo hanno accolto tredici edizioni del programma “L’Ospite illustre”, presentando straordinari artisti e i loro dipinti, grazie al prestito dei maggiori musei del mondo e con il contributo di autorevoli studiosi, al fine di offrire al pubblico un’esperienza che garantisca qualità e continuo arricchimento culturale.
Auditorium grattacielo Intesa Sanpaolo, Corso Inghilterra 3, Torino
Data
dal 22.12.2021 al 09.01.2020
lunedì-venerdì e 1° gennaio: ore 15.00-19.30
24 e 31 dicembre: ore 9.30-12.30
sabato-domenica e 6 gennaio: ore 9.30-19.30
Sabato 25 dicembre la mostra resta chiusa.
Prezzi
L’ingresso alla mostra è gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito Grattacielo Intesa Sanpaolo
Opera a sinistra:
Cima da Conegliano, Madonna con il Bambino, 1495 circa, Bologna, Pinacoteca Nazionale, © su concessione del Ministero della Cultura, Direzione regionale Musei dell’Emilia-Romagna, Pinacoteca Nazionale di Bologna, divieto di ulteriore riproduzione o duplicazione con qualsiasi mezzo
Opera a destra:
Cima da Conegliano, Madonna con il Bambino, 1500-1502 circa, Parigi, Petit Palais, © CCØ Paris Musées / Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris
La caduta degli angeli ribelli
La caduta degli angeli ribelli, capolavoro scultoreo delle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari, sede museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, mai presentato in un’esposizione temporanea prima d’ora, è una delle opere protagoniste della mostra Inferno, alle Scuderie del Quirinale fino al 9 gennaio 2022.
A cura di Jean Clair, l’esposizione rende omaggio a Dante Alighieri nel settimo centenario della morte, avvenuta il 14 settembre 1321 a Ravenna, attraverso la proposta di oltre duecento opere d’arte, dal Medioevo ai giorni nostri. Prima grande rassegna dedicata al tema, la mostra racconta l’iconografia del mondo dei dannati e le varie translitterazioni dell’Inferno in terra – la follia, l’alienazione, la guerra, lo sterminio – trovando la sua conclusione con l’evocazione dell’idea di salvezza, affidata da Dante all’ultimo verso della cantica: e quindi uscimmo a riveder le stelle.
Secondo il curatore della mostra Jean Clair il capolavoro della collezione Intesa Sanpaolo, punto di partenza del racconto espositivo, presentato nella prima sala, propone una straordinaria testimonianza della visione diabolica nel XVIII secolo, permettendo un approfondimento sulla tradizione iconografica dell’Inferno e della sua popolazione demoniaca.
Lo strabiliante gruppo scultoreo, composto da oltre sessanta figure, incarna con grande suggestione l’eterna lotta tra il bene, rappresentato dall’arcangelo Michele con la spada infuocata, e le forze del male capeggiate da Lucifero, a guida degli angeli ribelli.
La più antica segnalazione dell’opera si trova in un appunto contenuto nei diari del medico fiorentino Antonio Cocchi relativi al suo soggiorno a Venezia e a Padova effettuato nell’autunno del 1744, che recita: ‘Agost.o Fasolato/ Scult.e Padovo / Caduta degli angeli / Ratto delle Sabine / nella cad.a sono sessanta / figure implicate / insieme a guisa di / piramide’.
Nel 1765 Giovan Battista Rossetti, nella sua Descrizione delle pitture, sculture, ed architetture di Padova, la annovera tra le principali attrazioni della città patavina, definendola ‘lavoro per dir vero stupendo, non tentato né pure dall’antica Grecia’. La sorprendente maestria tecnica sfoggiata nel gruppo scultoreo continua a destare stupore per tutto l’Ottocento anche fuori dai confini locali. Il teologo Antonio Rosmini lo descrive a più riprese nel suo epistolario; l’erudito Leopoldo Cicognara lo menziona nella Storia della scultura chiedendosi ‘con quali ingegnosi e ricurvi ferri si giungesse per ogni verso dallo scultore a traforare e condurre quel marmo’; il letterato Hermann Melville ne fa l’oggetto di una conferenza a Cincinnati. Alla fama del gruppo scultoreo non corrisponde tuttavia quella del suo autore di cui poco si conosce sul piano biografico. Ulteriori studi, in occasione della mostra alle Scuderie del Quirinale, ipotizzano una diversa attribuzione del capolavoro che potrebbe essere frutto dell’ingegno e dell’abilità di Francesco Bertos, “scultor di Padova, Uomo celebre e solo nell’Arte di simil genere”.
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Stresa Festival 2021 – 60^ edizione
Stresa Festival si svolge ogni anno nelle sedi e dimore storiche più prestigiose del Lago Maggiore. La 60^ edizione, che vede ancora una volta confermato il sostegno di Intesa Sanpaolo, propone un ricco calendario di appuntamenti con tutte le arti, dalla musica, classica e jazz, alla danza, al teatro, alle arti visive e alla letteratura.
La rassegna vanta una grande storia per i musicisti che vi hanno partecipato negli anni: si annoverano, tra i nomi del pianismo mondiale, Arthur Rubinstein, Arturo Benedetti Michelangeli, Maurizio Pollini e Martha Argerich. Ma non solo, da ricordare anche le grandi formazioni sinfoniche internazionali, oltre all’Orchestra del Teatro alla Scala, la Philharmonia di Londra, i Wiener Philharmoniker, la Los Angeles Philharmonic, la Israel Philharmonic, l’Orchestra Filarmonica di Mosca e quella di San Pietroburgo.
Esecutori di grande prestigio in un contesto di rara bellezza. Il Lago Maggiore si trasforma quest’anno in un unico grandioso palcoscenico. Una macchina scenica per concerti en-plein air per attivare una connessione sinergica tra musica, natura e persone è stata progettata da Michele De Lucchi, che ha accolto la suggestione di Mario Brunello, direttore artistico del Festival, di utilizzare il dialogo tra architettura e musica per stimolare la sensibilità ambientale e avvicinare le persone al paesaggio.
Gli artisti si avvicenderanno nello scenografico padiglione musicale, vero amplificatore naturale allestito per il Festival, e in tutti gli spazi aperti, colonizzati ancora una volta dalla musica in un’unica esperienza sonora.
Fino al 5 settembre proseguono i concerti dedicati alla musica classica, dopo la prima parte di appuntamenti con le esecuzioni di partiture jazz. Il concerto conclusivo del Festival sarà dedicato a Intesa Sanpaolo che ne sostiene l’esecuzione.
Per maggiori informazioni e dettagli sul Festival e sul programma, visita il sito.
Palazzo Marino in Musica 2021
Ritorna in presenza il tradizionale appuntamento con la rassegna musicale Palazzo Marino in Musica, quest’anno alla decima edizione, con una proposta di cinque date nella splendida Sala Alessi del cinquecentesco Palazzo Marino di Milano, centro della vita politica della città.
Sostenuta da Intesa Sanpaolo, le Istituzioni coinvolte nel 2021 come partner sono: il Conservatorio G. Verdi di Milano, la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, la Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci.
La rassegna accoglie come sempre giovani talenti emergenti insieme ad artisti di comprovata fama, e poi fotografi, scrittori, filosofi, pittori, danzatori, in un vero e proprio progetto-laboratorio con al centro la musica.
Ogni anno un tema specifico lega tutto il palinsesto con il racconto di diverse epoche artistiche e culturali, offrendo così al pubblico la possibilità di seguire un percorso storico-musicale di largo respiro. Il fil rouge del ciclo di concerti gratuiti aperti al pubblico L’arte dell’improvvisazione è quest’anno proprio la modalità compositiva che tanta parte ha avuto nei secoli nella storia della musica. Fino a ottobre diverse le proposte musicali, dal jazz alle fantasie romantiche, dalla musica sperimentale europea, a quella africana e al flamenco.
La capacità, sperimentata in questi ultimi mesi, di adattarsi alle difficoltà contingenti rendendo fluidi i progetti e i pensieri ha reso più che mai attuale il tema della composizione di una partitura musicale nell’atto stesso di eseguirla. L’improvvisazione, con la sua forza della coscienza del presente, è un elemento chiave dell’espressione artistica e ha sempre affascinato l’Uomo, non solo in occidente.
Per maggiori informazioni e per consultare il programma, visita il sito della manifestazione.
Intesa Sanpaolo nel numero speciale di National Geographic sul 2020
Le Gallerie d’Italia sono protagoniste del racconto dedicato dall’edizione internazionale di National Geographic pubblicato lo scorso dicembre.
La prestigiosa rivista di fotografia ha selezionato 54 scatti, tra 1,7 milioni di immagini pervenute, tra i più rappresentativi del 2020 a livello mondiale.
Lo scatto dedicato alla mostra “Canova Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna” è stato realizzato da Gabriele Galimberti e Paolo Woods durante il lockdown di marzo-aprile all’interno del museo milanese delle Gallerie d’Italia nell’ambito di The Covid-19 Visual Project, nato dalla partnership tra il Festival internazionale Cortona On The Move e Intesa Sanpaolo.
Una seconda immagine, sempre legata al progetto The Covid-19 Visual Project, è stata inserita nello speciale. Si tratta di uno scatto di Alex Majoli che racconta il dramma della pandemia vissuto a Novara.

“The Covid 19 Visual Project” è un archivio permanente sulla pandemia da coronavirus avviato lo scorso maggio in occasione del Festival fotografico Cortona on the Move (COTM) di cui Intesa Sanpaolo è Main partner. Grazie alla piattaforma multimediale dedicata e alla determinazione di COTM, il primo festival italiano a ripartire dopo l’emergenza sanitaria, il progetto ad oggi ha raccolto 70 storie firmate da fotografi di fama internazionale per documentare la crisi e le sue implicazioni sociali.
Le oltre 800mila visualizzazioni registrate sulla piattaforma e la selezione di alcuni scatti da parte di National Geographic, fra milioni di contributi a livello internazionale, confermano il successo dell’iniziativa capace di testimoniare i momenti più intensi vissuti dal nostro paese grazie al potere delle immagini.
Un duplice riconoscimento viene quindi conferito all’impegno della Banca in ambito culturale, in particolare verso la fotografia come strumento di indagine sociale e di approfondimento del presente in un’iniziativa realizzata dal Progetto Cultura della Banca in collaborazione con Cortona On The Move.